Sul Broadway set – la strada ottocentesca di New York, realizzata da Dante Ferretti negli studi di Cinecittà per il film Gangs of New York di Martin Scorsese (2002) e poi trasformata e adattata alle esigenze scenografiche di produzioni successive – l’11 marzo 2016 Tobias Kaspar, artista svizzero di nascita ma romano di adozione, mette in scena la performance The Street, un progetto richiesto dall’Istituto Svizzero di Roma nell’ambito di un programma più articolato iniziato nel 2012 dal titolo Openings Out to Reality; lo scopo è indagare la residua influenza dell’arte sul mondo contemporaneo, quindi verificare, una volta immessi i suoi meccanismi e la sue finzioni rituali nel corpo della realtà, quanta finzione la stessa realtà nasconda o almeno quanta per riflesso è disponibile ad emergere.
In The Street Kaspar va oltre e costruisce uno spettacolo in cui le sue opere apparentemente reali e funzionanti (un ristorante, una libreria, un negozio di jeans con prodotti creati dallo stilista Fabio Quaranta, attori, comparse, una mostra) fanno parte di una performance che ha come palcoscenico ancora un’altra finzione, quella del cinema, di un set cinematografico rivelato come tale, una serie di facciate consistenti e significative per la macchina da presa dei registi ma vuote e senza retro per i visitatori degli studios. Passeggiare in mezzo ad un gradiente variabile di finzioni in collisione e allora forse scoprire un po’ di verità. http://www.thestreet.st/
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