Nel caso in cui non ci si accontentasse di una passeggiata, per quanto di sicura suggestione, sopra le chianche di basolato conservate nell’area archeologica dell’antica via Latina, si può approfittare dell’apertura alle tombe monumentali guidata dal personale del parco, nelle date di sabato 17 e domenica 18 novembre, dalle 10.00 alle 12.00, e di sabato 1, domenica 2, sabato 15 e domenica 16 dicembre nella medesima fascia oraria. Posti limitati, previa prenotazione obbligatoria. Informazione più precise sulle modalità di prenotazione all’indirizzo http://www.parcoarcheologicoappiaantica.it/news/visite-guidate-alle-tombe-della-via-latina/.
Le tre grandi tombe a tempio che svettano lungo il tracciato – Barberini, Valeri e Pancrazi – durante la lunga storia dei loro scavi hanno restituito una serie di sarcofagi decorati, oggi per lo più ai Musei Vaticani; le ultime due, lo ricordiamo, custodiscono nel livello ipogeo cicli di stucchi e affreschi perfettamente conservati (probabilmente grazie all’interramento subito in epoche remote) che risalgono II secolo a.C., la fase più antica delle tombe, e raffigurano elementi naturalistici, scene mitologiche e quadretti allegorici di valore artistico e storico incalcolabile. Nella Tomba dei Pancrazi in particolare, sulla parte superiore delle pareti e sul soffitto della camera sepolcrale più interna, fanno mostra di sé sofisticate decorazioni in stucco, molto probabilmente di epoca adrianea, a tema troiano (Il giudizio di Paride, Priamo va a chiedere il corpo di Ettore ad Achille), mitologiche (Giove in volo con l’aquila, le nozze di Alcesti, gara musicale tra Ercole e Bacco), e lunette con finte architetture, elementi floreali, paesaggi, figure mitologiche; Un tutto composto in maniera armoniosa, vivida e miracolosamente paragonabile a quella quale doveva apparire nel momento della posa in opera, più di diciotto secoli fa.
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