Con Mario Tozzi commissario del Parco Regionale dell’Appia Antica è possibile anche questo; un invito a cittadinanza e turisti a mobilitarsi non per far visita ai monumenti e alle oasi naturali, ma per andare a scovare, attraverso un itinerario della vergogna, discariche nascoste, accostamenti architettonici terrificanti, abusi edilizi, attività commerciali insediate dentro tesori di archeologia, siti in abbandono e poco valorizzati, insomma tutto quanto all’oggi ancora testimonia la difficoltà della cosa pubblica a far valere le sue ragioni sui 3500 ettari di Parco, e su cui evidentemente anche per l’Ente predisposto è difficile intervenire.
Questo l’obiettivo del giro turistico a partecipazione libera organizzato per domenica 14 giugno 2014, con partenza alle 16:30, che mette sotto accusa la gestione dell’antica strada – gestione peraltro polverizzata tra Sopraintendenza, Comuni, e appunto Ente Parco – puntando il dito sul suo tratto urbano, dalla ex Cartiera Latina, sede del Parco, per un kilometro e 800 metri; qui si concentra un’alta densità di monumenti, ma anche di abusi, attività commerciali senza regole, usi privati spregiudicati di patrimonio archeologico che in teoria dovrebbero essere disponibile per tutti.
Il cavalcavia costruito negli anni ottanta per collegare via Cilicia alla Marco Polo e che sorvolando l’Appia Antica impianta i suoi piloni proprio in un sepolcreto risalente all’età repubblicana. Il sepolcro di Geta affittato per feste private; ristoranti e concessionari di auto in mezzo a colombari e antichi fienili. Questo e tanto altro sotto la guida esperta di Roberto Ippoliti, giornalista e scrittore, autore di libri denuncia su malaffare e corruzione italiana.
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