Cos’è il tuning? Se ne prendiamo l’aspetto positivo è una pratica combinatoria e creativa, antica forse quanto i veicoli a motore. L’automobile di serie esce dalla fabbrica bella, funzionante ma normale, triste e prosaica, uguale sostanzialmente a tutte le altre dello stesso marchio e modello, eccetto per una pluralità di allestimenti che riguardano potenza e accessori, peraltro dichiarati dalla casa automobilistica. Ebbene esiste un popolo di carrozzieri, meccanici, privati cittadini e amatori, a cui questo non basta. L’automobile si trasforma, la carrozzeria si estende con l’aggiunta di minigonne, alettoni, spoiler, o con la sostituzione di paraurti e l’applicazione di prese d’aria da cartoon giapponese. La forza del motore aumenta con la sostituzione dei filtri dell’aria e sistemi di sovralimentazione al limite della legalità. Si rimpiazzano frizione, cambio, freni, tutti sportivi e più performanti. E poi impianti stereo da decine di migliaia di euro, con tweeter, midrange, woofer e subwoofer, ed elementi per ogni frequenza di suono. E qui l’aspetto negativo.
Dopo i sapienti interventi viene fuori qualcosa di abnorme, mostruoso, e appunto del tutto inadeguato per misura e arte combinatoria; qualcosa che fa ciò che non ti aspetti e sta nel posto sbagliato, uno scherzo della natura. Un utilitaria che può gareggiare in pista o che diventa una discoteca.
Comunque, il 27 28 e 29 gennaio allla Fiera di Roma avrà il Roma Tuning Show 2013, prima esposizione per gli attori di questo mercato, e primo raduno per appassionati modificatori di autoveicoli, o almeno di quelli che hanno il permesso delle case automobilistiche e l’autorizzazione della Motorizzazione Civile.
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