Il quadro dopo la pandemia è completo. Oggi il Parco dell’Appia Antica riapre i siti forse più prestigiosi, il complesso Villa dei Quintili-Santa Maria Nova e il Mausoleo di Cecilia Metella. Aree, certo, comprendenti antiquaria e spazi chiusi, ma solo come rapide parentesi che il visitatore in un attimo dimentica a sua volta dimenticato tra verde vario e cielo aperto, intorno ai ruderi assediati da erba selvatiche e arbusti, insieme teso e ignaro, come guardasse da lontano l’iniqua gara, mai vinta perché mai risolutiva, tra gli antichi edifici portati alla luce e quanto resta ancora sotto il suolo.
Eppure le regole sono ferree. Come già per il Complesso di Capo di Bove, le Tombe della via Latina e l’Antiquarium di Lucrezia Romana, ingressi scaglionati, due metri di distanza con persone, strutture e reperti, mascherina obbligatoria, disinfettante e misurazione temperatura all’ingresso. Inoltre gruppi di visite composti da non più di 14 persone munite di audio-guida. Novità positiva è l’ingresso gratuito a tutte le aree e monumenti fino al 13 settembre 2020 per incentivare residenti e, si spera, turisti a riavvicinarsi al patrimonio. Orari in dettaglio su http://www.parcoarcheologicoappiaantica.it/in-evidenza/giovedi-25-giugno-riaprono-al-pubblico-il-mausoleo-di-cecilia-metella-e-la-villa-dei-quintili/
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