Il 21 luglio 2013 Torna Wayne Shorter a Roma. Facendo un paragone esagerato, valido anche per Sonny Rollins ad Umbria Jazz quest’anno, è come se tornasse Dante e ci declamasse di persona le sue terzine. Potremmo sorprenderci del timbro della sua voce, roca e attempata oppure sottile e ridicola, ma in ogni caso la sua presenza costringerebbe a rimettere in gioco le nostre idee sulla Commedia e il Medioevo, ed inevitabilmente sul sulla nostra letteratura. Questo sassofonista, compositore e arrangiatore ottantenne porta inciso su di sé tutta l’evoluzione del jazz dalla fine degli anni ’50 ad oggi; figlio come strumentista di Coltrane, comincia con i Jazz Messengers di Art Blakey, e dopo gli autentici capolavori da leader della prima metà degli anni ’60, Night Dreamer, Ju Ju e Speak No Evil, con nomi quali Hubbard, Hancock, Carter, inizia la collaborazione con Miles Davis e partecipa alla sua svolta elettrica degli anni ’70, fino all’esperienza con i Weather Report e Joe Zawinul. Oggi lo possiamo ascoltare, acustico, con il suo consolidato quartetto, Danilo Pérez al piano, John Patitucci al contrabbasso e Brian Blade alla batteria. http://www.auditorium.com/eventi/5537177
Lascia un commento